Le analisi sul teschio hanno rivelato trattarsi di Iuschra Gazi, la bambina bengalese scomparsa nei boschi del Bresciano nel luglio del 2018.
BRESCIA – Le ultime speranze di trovare in vita Iuschra Gazi sono svanite definitivamente. Il confronto con il Dna dei genitori ha confermato che il teschio trovato a inizio ottobre nei boschi di Serle, nel Bresciano, è della 12enne bengalese affetta da autismo scomparsa il 19 luglio 2018.
Il confronto del teschio
Il professor Andrea Verzeletti, che ha svolto gli esami, ha messo a confronto il profilo genetico estratto da uno dei due molari rimasto incastonato nella mascella con quello prelevato dal padre e dalla madre della 12enne.
Svaniscono così, di fronte alle fredde evidenze della scienza, le speranze di ritrovare ancora viva la piccola ragazza di dodici anni che lo scorso luglio 2018 era sfuggita al controllo dell’educatrice che stava accompagnando in gita un gruppo di ragazzi affetti da disabilità. Come Iuschra Gazi, affetta da autismo.
La disperazione del padre
“Sono sotto shock, ora so che Iuschra è davvero morta“, ha commentato il padre, evidentemente provato per l’evidenza della morte della bimba.
Il processo e la condanna dell’educatrice
Nel frattempo, a livello processuale, la Procura di Brescia ha già chiuso l’inchiesta dopo sette mesi dalla scomparsa, sentenziando: “Iuschra è morta“. E’ stata così indagata Roberta Ratti, l’educatrice della Fobap, la Fondazione bresciana assistenza psicodisabili, responsabile della gita durante la quale è scomparsa la 12enne bengalese affetta da autismo. La donna lo scorso giugno ha patteggiato una pena di otto mesi per omicidio colposo.